Se il 13 luglio è stato un importante punto di partenza per il Mamba Nero, per l’azienda nel suo complesso l’evento più rilevante è accaduto qualche giorno prima: infatti, sfidando anche in questo caso le ire degli Dei per la forte calura, in quel periodo abbiamo iniziato l’impianto delle barbatelle sul vigneto di Montefioralle: abbiamo piantato prevalentemente uva sangiovese, ma non dimenticando il Teroldego, ormai inseparabile compagno di viaggio (squadra che vince non si cambia!).
Ci vorrà ovviamente un po’ di tempo prima che il vigneto sia produttivo, ma questo tempo lo stiamo già impiegando per migliorarci ancora (è nostra intenzione produrre in futuro vino qualificato come “biologico” o “naturale”), per poter offrire ai nostri commensali non solo altri vini di qualità, ma anche la possibilità di venirci a trovare degustandolo insieme a noi – a kilometro zero – sulle rive del nostro laghetto, guardando il borgo di Montefioralle.
L’enoturismo e forse un giorno l’agriturismo dovranno fare da necessario corollario alla qualità dei nostri vini: al riguardo, oltre ai continui sforzi per il miglioramento del Mamba Nero, abbiamo già allo studio la produzione di un Teroldego toscano in purezza, che chiameremo “Lo scorbutico”, come abbiamo simpaticamente definito questo vitigno quando in agosto “gira la chioma” e ci mostra le spalle.
E’ poi nostra intenzione iniziare a pensare alla produzione di un Chianti Classico Riserva.
Per i vigneti, oltre allo sviluppo della vigna di Montefioralle ed alla continua ed accurata manutenzione di quello di Greti, abbiamo intenzione di <<rimetterci in gioco>> e di piantare alcuni filari di Tempranillo, vitigno spagnolo ed altra interessante scommessa.
Infine, visto che possediamo anche (sia a Greti che a Montefioralle) alcuni filari di Trebbiano e Malvasia bianca, prima o poi metteremo sul mercato anche lo squisito vin santo, ad oggi disponibile solo per noi.
Dal punto di vista ricettivo, è già in corso la sistemazione delle sponde del lago, sulle quali verrà allestita una struttura per la degustazione dei nostri prodotti.
Il progetto dovrà però sempre rispettare la nostra filosofia: abbiamo da imparare tutto da tutti. Chi vive in campagna e per la campagna sa che il domani potrebbe rovinare tutto quello che hai fatto oggi. Le intemperie potranno distruggere tutto, ma non la nostra passione. Abbiamo rispetto di tutti e paura di nessuno: sappiamo bene che alla fine, come in qualunque leale confronto, sulla tavola ci saranno solo due bottiglie: con storie diverse, etichette diverse, vitigni diversi, modalità di invecchiamento diverse, prezzi diversi. Noi nella nostra bottiglia abbiamo messo tutto di noi stessi, affrontiamo ogni sfida a testa alta: non ci stancheremo mai di scommettere e di rischiare.